Un giorno in una piazza di genova un signore vechissimo camminava lentamente e difficoltosamente con un bastone, cosi’ mi sono preoccupata che potesse cadere.
Lui mi ha visto e veniva da me, ho capito che aveva bisogno di qualcosa da me e sarei stata pronta a aiutarlo. Invece mi ha detto “Posso offrire un caffe?”
Non capita mai in Giappone.
Anche se noi giapponesi dobbiamo rispettare la gente piu’ vecchia, non penso di dovere prendere un caffe con lui, cosi’ gli ho detto “No, grazie” con sorriso e rispetto.
In Giappone mentre la gente anziana va rispettata, i giovani sono sottovalutati.
AOI
AOI e’ un aggettivo che significa “blu”.
I bimbi orientali che sono appena nati hanno macchie blu sul loro sedere, quindi anche si dice “il sedere e’ blu” che significa “come un bambino”.
Ma quando si dice solo AOI, in questo caso “blu” indica “verde” come ti ho spiegato l’altra volta nell’articolo “semaforo blu”
“Un ragazzo blu” significa “non maturo” come un pomodoro verde: troppo giovane, manca l’esperienza, ignorante, non affidabile, non sensuale, ecc.
Dunque “un ragazzo blu” e’ la stessa cosa di “un ragazzo che ha sedere blu”, significa “come bambino”, sempre negativo, cosi’ non vogliamo essere “blu”.
Gli uomini giapponesi non sarebbero contenti come te, se fossero chiamati “cucciolo” o “pulcino”.
Molto facile!