In Italia se mi dicessi “Sei dolce” significherebbe che ti ho trattato bene, ti ho detto qualcosa di carino, comunque sono stata piu’ che gentile con te.
Invece in Giappone se mi dicessi che sono dolce, il suo senso sarebbe negativo.
AMAI!
AMAI e’ un aggettivo che significa “dolce”.
In Giappone tradizionalmente crediamo che un uomo vero sia forte fisicamente e mentalmente.
Parla poco e pensa tanto, non piange ne’ ride, beve SAKE e mangia salato non dolce.
Dunque i dolci esistono solo per donne e bambini.
Per una giapponese un uomo adulto con cravatta che dopo pranzo sta mangiando un gelato sulla strada e’ “carino” proprio come un bambino.
Dunque in Giappone quando si usa AMAI per una persona, significa non maturo,
per esempio “pensa in modo superficiale”, “non ha abbastanza esperienza”, “non e’ sveglio”.
Mi piacerebbe essere dolce in Italia ma in Giappone non lo voglio.
In Giappone se ti viene voglia di mangiare i dolci davanti alle ragazze, devi dire “Non mi piacciono i dolci” poi mangiali a casa tua, solo per essere un uomo vero.
Infatti, per gli italiani la vita degli uomini giapponesi e’ durissima.
Non solo per i dolci ma anche perche’ non possono chiacchierare, ne’ piangere, ne’ ridere.
Dopo aver visto il film “L’ultimo samurai” un mio amico italiano vuole provare a vivere come un SAMURAI, ma gli ho consigliato di essere un italiano che’ e’ come un bambino felice.
Molto facile!