Quando ho inizianto a frequentare una palestra a Genova, mi sentivo a disaggio quando facevo la doccia perché dovevo lavarmi nella stanza quasi vuota solo con alcuni docce e lo scarico.
In Giappone abbiamo la cultura del bagno pubblico, ci rilassiamo nudi nella vasca grande con qualcuno che non conosciamo, ma quando ci laviamo, vogliamo sentirci da soli, così nella zona dove ci laviamo, ci sono anche i piccoli muri divisori affinché possiamo farlo con calma.
Siccome in palestra del Giappone, fanno la doccia separata con troppo calma, c’era sempre la coda.
Invece in Italia, nonostante la palestra abbia solo pochissime docce, raramente vedo la coda, perché le donne italiane fanno “doccia del corvo”.
KARASU NO GYOUZUI
カラスの行水
KARASU è “corvo”, NO si usa come “di” e GYOUZUI è un modo di fare bagno senza mettersi nella vasca.
Quindi KARASU NO GYOUZUI significa “doccia del corvo”.
In Giappone gli uccelli comuni che si vedono dovunque sono piccione, passero e corvo.
Il corvo si lava ogni giorno con l’acqua ma il tempo del suo bagno è molto breve.
Dunque “doccia del corvo” significa “doccia velocissima”.
Tutti i giapponesi ogni sera prima di andare letto fanno il bagno per pulire bene il corpo sporcato dall’attivita di giorno e rilassarsi nella vasca mettendoci abbastanza tempo.
Quindi molti genitori chiedono in modo ironico ai bimbi e ragazzini che fanno “doccia del corvo” se si sono lavati bene, e pensano che loro non siano maturi per capire la bonta del bagno.
Alla palestra italiana, prima non mi piaceva lavarmi davanti a gente, ma ho scoperto che nessuno mi guarda perché le italiane devono concentrarsi per finire “doccia del corvo” in due minuti, ora mi sono completamente abituata a fare la doccia nella stanza con le italiane nude.
Ma sono ancora negativa verso i bagni nello spogliatoio che non hanno la chiave sulla porta.
Una ragazza mi ha spiegato: “se non c’è la chiave nel bagno, tutte fanno velocemente per paura che sia aperta la porta durante pipi, così il bagno senza la chiave funziona per evitare la coda”
È un motivo incredibile per i giapponesi ma forse le italiane sono capaci anche di fare “pipi del corvo”.
Molto facile!